Michele Zampilli

Laureato in architettura a Firenze sotto la guida di Gianfranco Caniggia, è stato suo assistente alla Facoltà di Architettura di Roma fino alla prematura scomparsa nel 1987.
Ha collaborato con Antonino Giuffrè al concepimento dei primi Codici di Pratica in Italia (Castelvetere sul Calore, Ortigia), e con Paolo Marconi negli studi sui caratteri costruttivi e tipologici dell’edilizia storica (Manuale del Recupero di Palermo, Analisi delle tipologie edilizie e costruttive del Centro Storico di Roma, Atlante dei centri storici italiani soggetti a rischio sismico). I risultati di tali ricerche sono pubblicate in volumi collettivi tra i quali: Sicurezza e conservazione dei centri storici in zona sismica: il caso Ortigia a cura di A. Giuffrè (1993), Il manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, a cura di F. Giovanetti (1996).
E’ coordinatore del Laboratorio di progettazione del Master in Restauro e recupero della bellezza dei centri storici della Facoltà di Architettura di Roma Tre ed è incaricato del Laboratorio di Restauro A nella Laurea triennale in Scienze dell’Architettura e del Laboratorio di Restauro Urbano nella Laurea specialistica in Architettura-Restauro.
Le esperienze didattiche sono documentate in: F. Giovanetti, M. Zampilli, Roma da ricostruire. Le ripe del Tevere, in “Ricerche di Storia dell’arte” n. 89/2006; F. Giovanetti, M. Zampilli, La formazione dei tecnici laureati all’arte di costruire premoderna: l’esperienza della Facoltà di Architettura di Roma Tre, in A. Centroni (a cura di), Quale sicurezza per il patrimonio architettonico? (2007); M. Zampilli, Il recupero della bellezza ed il riuso dei centri storici minori. L’esperienza nei corsi di restauro della Facoltà di Architettura di Roma Tre, in: F. Maietti (a cura di), Centri storici minori. Progetti di recupero e restauro del tessuto urbano fra identità culturale e salvaguardia (2008).
Nell’ambito dei corsi universitari ha organizzato numerosi workshops sul riconoscimento dei caratteri architettonici costruttivi dei centri storici. Tra questi, si segnala quello che svolto a Cusco (Perù) dal 15 al 26 settembre 2008.
Ha partecipato alla redazione del Nuovo Piano Regolatore di Roma occupandosi di tessuti e tipi edilizi della Città Storica.
Ricercatore afferente al Dipartimento di Progettazione e studio dell’architettura, dal 2007 è responsabile di una ricerca sull’edilizia storica soggetto a rischio sismico nella regione sud andina del Perù e coordinatore di vari progetti nella stessa area. Da maggio 2008 è responsabile scientifico del Progetto di riordino urbano e riqualificazione dei capoluoghi delle Municipalità provinciali di Castrovirreyna e Huaytarà nella regione andina di Huancavelica in Perù.
Sul piano professionale, si è occupato dei progetti di restauro di numerosi edifici monumentali, tra i quali: il Palazzo Broletto e la Chiesa di San Barnaba a Brescia; la Cattedrale di Cefalù; il Palazzo Nardini ed il Palazzo in piazza Lovatelli a Roma; i palazzi Buonaccorsi a Macerata, Galletti a Palermo, e Riccio di San Gioacchino a Trapani; i Castelli di Alcamo e di Piombino; la Chiesa di San Francesco del Prato a Parma, ecc.
Negli anni dal 1984 al 2008 ha condotto numerose direzioni di lavori di restauro di edifici monumentali per committenti pubblici e privati. Le più significative sono: il convento di S. Antonio a Ceppaloni (BN) (1987-1990); il castello di Piombino (1999-2001) e dei bastioni della fortezza cinquecentesca (2004-2006); Palazzo Buonaccorsi a Macerata (restauro in corso). Alcuni risultati di questi restauri sono documentati in: Il restauro di Palazzo Buonaccorsi. Esperienze a confronto dopo un anno dall'inizio dei lavori, a cura di M. Zampilli (2004); M. Zampilli, La costruzione di due volte laterizie nel palazzo Buonaccorsi di Macerata, in . A. Centroni (a cura di), Quale sicurezza per il patrimonio architettonico?, 2007; M. Zampilli, G. Cangi, Restauro con miglioramento antisismico di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, in F. Doglioni, P. Mazzotti (a cura di), Codice di pratica per gli interventi post-sisma 1996 della Regione Marche (2007); C. Melograni, P.O. Rossi, R. Valli, G. Serrao, M. Zampilli, Recupero e trasformazione del Castello di Piombino, in D,Architettura n. 26 gennaio/aprile 2005.